Pallavolo Comunicato Federale del 22 luglio 2021

PALLAVOLO COMUNICATO FEDERALE DEL 22 luglio 2021 a cura dell’ufficio stampa Fipav
Azzurre bene anche contro la Corea del Sud

Tokyo. Così come la Nazionale Maschile, anche le vicecampionesse del mondo di Davide Mazzanti hanno chiuso con un bilancio di due successi in altrettanti incontri la preparazione qui in Estremo Oriente in vista dei Giochi che vedranno Egonu e compagne esordire domenica 25 luglio contro la Russia (qui sarà ROC) alle ore 9 locali (le 2 in Italia). 

Oggi pomeriggio le azzurre hanno battuto 3-1 (25-16, 25-14, 25-27, 25-22) la Corea del Sud al termine di un match nel complesso ben giocato e durante il quale la nazionale tricolore ha dimostrato una certa superiorità rispetto alla formazione di Stefano Lavarini.  

Mazzanti ha schierato come formazione di partenza Malinov in palleggio, Sorokaite opposto, Pietrini e Bosetti le schiacciatrici, Fahr e Chirichella centrali con De Gennaro libero. Il CT azzurro ha dunque effettuato due cambi rispetto alla prima amichevole dando campo a Chirichella anziché Danesi e Sorokaite al posto di Egonu nella formazione di partenza.


Dopo i primi due set vinti senza particolari sussulti e con qualche cambio effettuato tra i quali Egonu e Folie, nel terzo il tecnico tricolore ha inserito Danesi, ma soprattutto si è rivista sul rettangolo di gioco Myriam Sylla dopo il trauma distorsivo alla caviglia sinistra accusato durante il collegiale di preparazione in Serbia. La situazione sembrava essere sotto controllo, ma proprio nel finale le orientali sono riuscite a trovare lo spunto decisivo che è valso il 27-25 in loro favore e dunque il 2-1 che ha riaperto momentaneamente il match.


Nel quarto le due squadre si sono equivalse maggiormente, con le sud coreane che sono cresciute un po’ e le azzurre che invece hanno concesso forse qualcosa di troppo alle avversarie, anche se alla fine sono riuscite a spuntarla con merito sul 25-22.


Sylla e compagne nel complesso hanno disputato un buon match con Mazzanti che ha avuto modo così di ruotare tutti suoi effettivi e avere quindi buoni spunti per valutare lo stato di forma a poco più di due giorni dall’esordio nel torneo.   

DAVIDE MAZZANTI: Arriviamo all’inizio di questi Giochi come volevamo; stiamo bene dal punto di vista fisico. Sicuramente abbiamo bisogno di giocare ma il girone ci aiuterà a trovare quel ritmo che in questo momento un po’ ci manca e credo che il nostro gioco sarà un crescendo perché la squadra ha le capacità di crescere di ritmo e qualità man mano che gioca partite importanti. La gara con la Russia sarà difficile da subito perché credo che non sarà facile iniziare il torneo con una squadra così tosta. Sarà importante gestire l’emozione del debutto e cercare di rompere il ghiaccio il prima possibile”.    

ITALIA-COREA DEL SUD: 3-1 (25-16, 25-14, 25-27, 25-22)


ITALIA: Malinov 7, Sorokaite 5, Chirichella 8, Fahr 6, Pietrini 10, Bosetti 5, De Gennaro (L). Folie 4, Egonu 22, Orro, Sylla 9, Danesi 3. All: Mazzanti
COREA DEL SUD: Yeum, Kim Y. 12, Park E. 1, Yang H. 8, Park J. 11, Kim H. 2, Oh (L). Yeum, Ha, Oh, Jeong 4, Pyo 2. All: Lavarini
Durata set: 21’, 18’ 27’, 26’


Italia: a 5 bs 18 mv 17 et 35


Corea del Sud: a 2 bs 11 mv 4 et 25


Domani la cerimonia d’apertura della 32esima edizione dei Giochi Olimpici

Tokyo. Con la cerimonia d’apertura in programma domani allo Stadio Olimpico a partire dalle ore 20 si alzerà ufficialmente il sipario sulla 32esima edizione dei Giochi Olimpici, un’edizione che rimarrà negli annali per ciò che rappresenta: un vero e proprio spartiacque nella storia dello sport mondiale.


Sì perché se da un lato questa edizione dei Giochi assume il significato della rinascita, della tenace lotta della razza umana contro la pandemia, dall’altro fa costantemente i conti con quella che è la situazione reale: un Paese e un popolo che temono le centinaia di migliaia persone arrivate qui da ogni parte del mondo, ma che pur di onorare l’impegno assunto, non fanno mancare il loro costante supporto ad atleti, delegazioni, reporter e più in generale addetti ai lavori.


Certo le difficoltà non mancano e sono all’ordine del giorno: trasporti spesso sotto stress, controlli costanti, iter burocratici da rispettare rigorosamente; insomma una serie di procedure (fondamentali e necessarie) che però forse cozzano un po’ con quello che è il reale spirito dei Giochi Olimpici: un’occasione di incontro tra i popoli di tutto il mondo chiamati a regalare emozioni e gioie a chi segue l’evento.
Cosa riserverà questa 32esima edizione che si aprirà con la presenza di Paola Egonu tra i portabandiera olimpici, al momento non è dato saperlo, ma già esserci assume una valenza speciale, forse straordinaria.


Mentre i giorni passano, la sensazione che si ha è che non sarà facile, tutt’altro, ma forse proprio per questo motivo potrebbe essere ancora più bello poterlo raccontare al ritorno.
La FIPAV, come noto, arrivata a Tokyo il 17 luglio, si presenta ai nastri di partenza con cinque squadre: le due squadre della pallavolo e tre del beach volley, esattamente come a Rio de Janeiro cinque anni fa.
Le aspettative ci sono, inutile negarlo. La Nazionale Maschile aprirà il torneo con il suo match contro il Canada; una squadra che si presenta come vicempionessa olimpica e che in Sud America conquistò la medaglia numero sei della storia pallavolistica a cinque cerchi.
Stesso pedigree per gli azzurri del beach volley Daniele Lupo e Paolo Nicolai che nella magica notte di Copacabana scrissero la storia della disciplina per quel che riguarda l’Italia fermandosi solo in finale contro i padroni di casa Alisson/Bruno.


Molta l’attesa anche per le azzurre di Davide Mazzanti arrivate qui da vicecampionesse mondiali e che dovranno confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni.


Il quadro della delegazione si conclude con le azzurre del beach volley Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth che dopo tanti anni assieme e dopo molte vicissitudini faranno il loro esordio in coppia nel torneo a cinque cerchi e Adrian Carambula ed Enrico Rossi qualificatisi ai Giochi con un eccellente rincorsa nell’ultimo anno e mezzo nel World Tour.