La storia delle medaglie della nazionale italiana maschile inizia con il bronzo agli Europei del 1948, ma solo con gli anni '70, dopo l'oro alle Universiadi di Torino nel 1970, gli azzurri cominciano ad affermarsi ad alto livello internazionale.
1948: Roma ospita la prima edizione dei Campionati Europei di pallavolo e l’Italia riesce a conquistare il terzo posto dietro a Francia e Cecoslovacchia.
1949: nella prima edizione dei Campionati del Mondo disputati in Cecoslovacchia l’Italia non riesce a ripetere i risultati ottenuti ai Campionati Europei del’48 e chiude all’ottavo posto.
1950: non sono state disputate competizioni.
1951: ai Campionati Europei di Francia l’Italia conclude la manifestazione all’ottavo posto.
1952: la seconda edizione dei Campionati del Mondo si tiene in Unione Sovietica ma l’Italia non partecipa.
1953-1954: non sono state disputate competizioni.
1955: dopo quattro anni tornano i Campionati Europei, in Romania l’Italia conclude al nono posto.
1956: in Francia l’Italia chiude i Campionati del Mondo solo al quattordicesimo posto.
1957: non sono state disputate competizioni.
1958: in Cecoslovacchia si tiene la quarta edizione dei Campionati Europei e l’Italia si posiziona al decimo posto.
1959: non sono state disputate competizioni.
1960: l’Italia non partecipa ai Campionati del Mondo organizzati in Brasile.
1961: non sono state disputate competizioni.
1962: in Unione Sovietica l’Italia conclude il Campionato del Mondo al quattordicesimo posto.
1963: tornano i Campionati Europei in Romania e l’Italia si posiziona al decimo posto.
1964: l'Italia non partecipa alle Olimpiadi di Tokyo.
1965: non sono state disputate competizioni.
1966: in Cecoslovacchia l’Italia è sedicesima ai Campionati del Mondo.
1967: la 6° edizione dei Campionati Europei si tiene in Turchia e gli Azzurri concludono la competizione all’ottavo posto.
1968: l'Italia non partecipa alle Olimpiadi di Città del Messico.
1969: non sono state disputate competizioni.
1970: l’Italia è quindicesima ai Campionati del Mondo disputati in Bulgaria. Gli azzurri conquistaro la medaglia d'oro alle Universiadi di Torino.
1971: l’Italia ospita per la seconda volta i Campionati Europei e si classifica all’ottavo posto.
1972: l'Italia non partecipa alle Olimpiadi di Monaco.
1973: non sono state disputate competizioni.
1974: gli Azzurri concludono al diciannovesimo posto i Campionati del Mondo del Messico.
1975: in Jugoslavia l’Italia conclude al decimo posto i Campionati Europei.
1976: a Montreal l’Italia partecipa per la prima volta alle Olimpiadi e conclude la competizione all’ottavo posto.
1977: la Finlandia ospita la nona edizione dei Campionati Europei e gli Azzurri si posizionano all’ottavo posto.
1978: l'Italia ospita i Campionati del Mondo ed il sestetto azzurro, guidato da Carmelo Pittera, dopo aver battuto in semifinale Cuba 3-1 perde in finale 3-0 con l’URSS e conquista la sua prima medaglia d'argento. Il regista Giulio Berruti dedicherà a questa squadra un documentario intitolato “il gabbiano d’argento”, appellativo con il quale verrà ricordata la prima grande nazionale italiana del volley.
1979: in Francia, ai Campionati Europei l’Italia si posiziona al quinto posto.
1980: alle Olimpiadi di Mosca l’Italia conclude la competizione al nono posto.
1981: i Campionati Europei si tengono in Bulgaria e gli Azzurri si classificano al settimo posto. In Giappone si tiene la prima edizione della World Cup e a vincerla è l’URSS mentre l’Italia è solo settima.
1982: in Argentina si tiene l’ottava edizione dei Campionati del Mondo e l’Italia si posiziona al quattordicesimo posto.
1983: l’Italia è quarta ai Campionati Europei della Germania dell’Est.
1984: con Silvano Prandi in panchina i ragazzi italiani si aggiudicano la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Los Angeles. Con questo risultato l’Italia del volley sale per la prima volta sul podio olimpico.
1985: l’Italia è sesta ai Campionati Europei dei Paesi Bassi.
1986: in Francia, ai Campionati del Mondo gli Azzurri si posizionano all’undicesimo posto.
1987: i Campionati Europei si tengono in Belgio e l’Italia conclude la competizione al nono posto.
1988: alle Olimpiadi di Seul gli Azzurri sono noni.
1989: con l'arrivo di Julio Velasco alla guida della nazionale azzurra, l'Italia comincia a conquistare una lunga serie di vittorie: a Stoccolma vince il primo titolo Europeo ed in Giappone arriva seconda in World Cup.
Stoccolma 01/10/1989, L'Italia si laurea per la prima volta Campione d'Europa. Archivio Fipav
1990: l'anno del primo titolo di Campioni del Mondo, in Brasile gli Azzurri dopo aver battuto 3-2 i padroni di casa in semifinale conquistano la medaglia d’oro in finale contro Cuba (3-1). L’Italia si aggiudica anche la prima edizione di World League.
Rio de Janeiro 28/10/1990, l'Italia conquista per la prima volta la medaglia d'oro al Campionato del Mondo. Archivio Fipav
1991: l'Italia vince la sua seconda World League ed è seconda dietro la Russia ai Campionati Europei di Berlino.
1992: terzo successo nella World League, dopo la delusione olimpica di Barcellona in cui l’Italia si posiziona al quinto posto.
1993: inizia un lunghissimo ciclo di trionfi italiani. I ragazzi di Velasco riconquistano il titolo Europeo in Finlandia e s'impongono nella prima edizione della World Champions Cup.
1994: il sestetto italiano bissa il successo Mondiale, battendo 3-1 l'Olanda in finale ad Atene, trionfa per la quarta volta nella World League e completa il suo palmares dominando nella World Superfour giapponese.
1995: ancora una medaglia d'oro per gli Azzurri nell'edizione della World League. A Rio de Janeiro scesa in campo con una formazione largamente ringiovanita, l'Italia supera in finale il Brasile. La squadra azzurra si ripete anche a settembre, quando conquista per la terza volta il Campionato d'Europa ad Atene, e poi a dicembre, quando vince la World Cup imponendosi in 11 incontri su 11.
1996: si chiude il grande ciclo dell'Italia con Velasco allenatore. Gli Azzurri non riescono a coronare il sogno olimpico e nella finale dei Giochi di Atlanta si devono arrendere al tie-break all'Olanda. Anche in World League l’Italia deve accontentarsi del secondo gradino del podio. A Velasco succede il brasiliano Bebeto. Anche sotto la sua guida la nazionale azzurra continua ad essere una grande protagonista della pallavolo mondiale.
1997: l’Italia vince a Mosca la World League ed a Eindhoven conquista la medaglia di bronzo ai Campionati Europei.
1998: gli Azzurri vincono per la terza volta consecutiva il Campionato del Mondo in Giappone battendo in finale 3-0 la Jugoslavia. Una eccezionale “tripletta” che varrà all’Italia il titolo di squadra del secolo. In World League l’Italia si posiziona al quarto posto.
1999: nuovo cambio in panchina, con l’arrivo di Andrea Anastasi. Il debutto del tecnico italiano è subito vincente: a Mar del Plata in Argentina guida gli azzurri al settimo successo nella World League; poi a Vienna al quarto trionfo continentale. Nel novembre dello stesso anno arriva il terzo posto nella World Cup e la qualificazione olimpica.
2000: l'Italia vince la nuova edizione di World League per l'ottava volta. Alle successive Olimpiadi di Sidney conquista la medaglia di bronzo.
2001: doppio argento per gli Azzurri, prima alla World League e poi ai Campionati Europei in Repubblica Ceca.
2002: l’Italia è quinta al Campionato del Mondo in Argentina e quarta alla World League.
2003: Anastasi viene sostituito da Gian Paolo Montali. Nel primo anno della gestione del tecnico emiliano il sestetto tricolore conquista un bronzo in World League, un oro ai Campionati Europei in Germania e un argento in World Cup.
2004: si apre con due importantissimi argenti azzurri, prima in World League e poi alle Olimpiadi di Atene, dove l’Italia deve arrendersi solo al Brasile in finale (1-3).
2005: è l'anno del titolo Europeo conquistato a Roma davanti ad un pubblico meraviglioso. In World League arriva solo un settimo posto. In quest’anno c’è anche la seconda edizione del Grand Champions Cup e l’Italia conquista una medaglia di bronzo.
2006: nei Campionati del Mondo in Giappone gli Azzurri si posizionano al quinto posto mentre sono sesti in World League.
2007: torna sulla panchina italiana Andrea Anastasi. Gli Azzurri si posizionano al sesto posto ai Campionati Europei in Russia e al nono in World League.
2008: a Pechino la squadra azzurra conclude la sua Olimpiade al quarto posto mentre in World League arriva solo un settimo posto.
2009: ai Campionati Europei in Olanda l’Italia si classifica al decimo posto, in World League invece è settima per il secondo anno consecutivo
2010: è l'anno dei Campionati del Mondo, la rassegna iridata torna in Italia a 32 anni di distanza dall'edizione del "gabbiano d'argento". La nazionale di Andrea Anastasi, dopo aver fatto registrare il tutto esaurito nei palazzetti dove ha giocato (Milano, Catania), arriva a Roma per disputare la fase finale. Nella Capitale si classifica al quarto posto dopo le sconfitte con Brasile (semifinale) e Serbia (finale 3°-4° posto). In precedenza ha raggiunto la Final Six della World League, obiettivo che non raggiungeva dal 2003.
2011: viene nominato CT azzurro Mauro Berruto e l’Italia conquista un sesto posto nella World League, una medaglia d’argento ai Campionati Europei in Austria e Repubblica Ceca e un quarto posto alla World Cup disputata in Giappone.
2012: è l’anno olimpico, gli Azzurri concludono una deludente World League all’undicesimo posto ma poi si riscattano conquistando la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra, la quinta medaglia olimpica nella storia della pallavolo maschile italiana.
2013: l’Italia continua sulla scia degli ottimi risultati ottenuti sotto la guida del CT Berruto e chiude l’anno con due bronzi, in World League, dove torna sul podio dopo nove anni, e in World Grand Champions Cup, e un argento, ai Campionati Europei in Danimarca.
2014: arriva un'altra medaglia di bronzo, infatti gli Azzurri nella World League davanti al pubblico di Firenze chiudono al terzo posto. Il cammino della squadra azzurra però subisce una brusca battuta di arresto in occasione del Campionato del Mondo, dove si deve accontentare solo di un tredicesimo posto.
2015: dopo essersi qualificata alla Final Six di Rio de Janeiro, l’Italia chiude la World League al quinto posto, l’ultima competizione per il CT Berruto che pochi giorni dopo lascia il posto a Blengini. Il nuovo corso azzurro inizia subito bene, una medaglia d’argento conquistata nella World Cup in Giappone infatti qualifica l’Italia alle Olimpiadi di Rio. L’ottima condizione fisica della squadra si nota anche nei successivi Campionati Europei organizzati da Italia e Bulgaria dove gli Azzurri concludono al terzo posto con qualche rimpianto per la semifinale persa con la Slovenia.
2016: l'Italia conquista la Final Six di World League a Cracovia, ma si arrende alla Francia nella Finale 3°-4° posto. Successivamente, in occasione dei Giochi Olimpici, l'Italia ha dominato il proprio girone, terminando al primo posto. Risultato raggiunto grazie ai successi sulla Francia all'esordio, poi Usa, Messico e Brasile. Nei quarti di finale la Nazionale guidata da Gian Lorenzo Blengini ha battuto l'Iran, in semifinale gli azzurri hanno sconfitto gli Stati Uniti.
Ancora una volta, purtroppo, la finale olimpica ha respinto gli azzurri, la squadra di Blengini ha ceduto 3-0 al Brasile conquistando la medaglia d'argento.
2017: l’anno post olimpico non riserva grosse soddisfazioni al gruppo azzurro che non riesce a confermarsi ai livelli della stagione precedente: i ragazzi di Blengini chiudono al 12esimo posto la World League e al quinto i Campionati Europei