Emozioni, segreti e condivisione, questi i principali elementi che hanno caratterizzato il sesto appuntamento del mentoring federale terminato da poco presso la Sala Consiglio della Federazione Italiana Pallavolo. Protagonista di questo nuovo incontro è stato il commissario tecnico campione olimpico con la nazionale femminile Julio Velasco.
Questo nuovo mentoring ha preso il via con l’introduzione del segretario generale FIPAV Stefano Bellotti, che, davanti ad una nutrita rappresentanza dei dipendenti federali, ha ricordato ancora una volta le celebrazioni dello scorso 23 settembre (Palazzo Lateranense), arrivate dopo la prima e storica medaglia d'oro ottenuta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Successivamente ha preso parola il tecnico azzurro che ha voluto raccontare a tutti i presenti quelli che sono i punti chiave che hanno permesso alla Federazione di ottenere questo grande risultato, partendo dal noto concetto del “qui e ora”, legato al pensiero di non soffermarsi sull’errore appena compiuto ma bensì di pensare al punto che si sta giocando in quel preciso momento. Questo concetto si è infatti palesato anche negli ultimi punti della finale olimpica contro gli Stati Uniti, dove Anna Danesi e compagne non hanno abbassato la tensione anche se la finale era ormai indirizzata in loro favore.
Altro concetto chiave che Julio Velasco ha cercato di infondere alla squadra e che ha spiegato oggi ai dipendenti federali è stato quello di non pensare troppo su un determinata problematica, ma di trovare immediatamente una soluzione valida; caratteristica che ha accompagnato la nazionale azzurra durante tutto il periodo di preparazione alla rassegna a cinque cerchi.
Il tecnico di La Plata si è poi soffermato anche sull’importanza di ascoltare le idee di giocatori e staff, per cercare di trovare nuovi spunti sotto i diversi punti di vista, non tralasciando il fatto che la risoluzione di un problema dopo un errore è parte integrante del processo di apprendimento.
Altro concetto importante raccontato è stato quello del gruppo squadra. Se il gruppo è unito le condizioni sono sempre ottimali ma non rappresentano un fattore imprescindibile: capita di avere anche un gruppo non unito ma che in campo rispetta il proprio ruolo per il bene comune di squadra. Per Velasco fare squadra non vuol dire annullare l’importanza del singolo, ma al contrario aiutarlo a metterlo nelle migliori condizioni di esprimere il proprio talento in un contesto di gruppo. Per Velasco il gruppo deve imparare a convivere ma una determinata regola deve essere chiara a tutti: “Siamo tutti diversi, ci dobbiamo rispettare…ma le regole valgono per tutti”.
I mentoring targati Federazione Italiana Pallavolo proseguiranno; maggiori informazioni sul prossimo incontro saranno prossimamente annunciate.