Berruto: "Squadra ancora più giovane, per alcuni una una grande occasione"

Pubblicato il

Kyoto. L'Italia ha raggiunto all'ora di pranzo l'antica capitale del Giappone, dove martedì scatta la sesta edizione della Grand Champions Cup. Il ct Mauro Berruto ha presentato così i suoi uomini:  "Squadra ulteriormente ringiovanita anche rispetto a l'ultima che abbiamo visto a Copenhagen. Gli infortuni di Parodi e Savani ne sono parzialmente la causa. Ci presentiamo a questo tornei felici per essere stati invitati. Perchè come abbiamo sempre detto, la bellezza della Grand Champions Cup sta nel giocarla. non abbiamo avuto modo di prepararla, ma questo non è un alibi. Grazie all'invito potremo confrontarci in una manifestazione importante con le migliori squadre del mondo, di cui facciamo parte anche noi. Sarà una occasione importantissima anche per me, perché per la particolare formula, molte partite in pochi giorni, ci sarà modo di dare spazio e vedere all'opera tutti e 12 i giocatori che abbiamo portato qui. Tutti potranno stare in campo per tanti minuti. Io questa partecipazione la vedo come un bellissimo riconoscimento per quello che questa squadra ha fatto sino ad oggi. Per me è ancora più importante perché queste gare sono un po' l'anteprima della stagione 2014. Insomma io da questo torneo mi aspetto indicazioni anche in prospettiva dell'appuntamento clou del prossimo anno, il campionato del mondo.
Siamo qui con tre ricevitori di ruolo che sono Kovar,  Dolfo e Pippo Lanza, che avranno l'opportunità di mettersi in evidenza in un momento molto favorevole, tutti e tre stanno giocando molto bene in campionato, sono protagonisti assoluti nelle loro squadre. Sono anche molto curioso io. Per alcuni di loro in passato non ci sono state le condizioni ideali perché ci facessero vedere le loro qualità, invece in questo torneo ne avranno la possibilità arrivandoci in un momento positivo di forma.  E' vero i cambiamenti sono quasi tutti in questo reparto. E' una cosa che si è già verificata, per altri motivi nel corso dell'Europeo e siamo mentalmente pronti a gestire la cosa."