Europeo maschile - Berruto: L’occasione di centrare un grande obiettivo

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Soltanto a fine giornata si conoscerà l’avversario degli azzurri nel quarto di finale in programma domani alle 16 (anticipato dal Co austriaco), ma Berruto e i suoi azzurri sono già concentratissimi sul match che inevitabilmente condizionerà il giudizio su questa partecipazione. Il sestetto italiano giocherà un match a eliminazione diretta, cercando di ritornare dopo sei anni tra le prime quattro del vecchio continente, traguardo sempre fallito dopo le notti magiche di Roma 2005.
“Sappiamo che per superare i quarti faticheremo molto, ma vincere vorrebbe dire andare a giocare per una medaglia, centrare il nostro obiettivo di giocare sino all’ultimo giorno. Poi ce ne potremmo porre anche uno più importante. - ha detto il tecnico torinese – Dobbiamo essere bravi a scendere in campo concentrati sin dalla prima palla, per fare bene anche meglio del solito il nostro lavoro.”
Poi Berruto ha parlato delle possibili avversarie:  “La Slovenia gioca bene e lo sta facendo con grande entusiasmo. La sua avventura ricorda quella delle squadre che hanno sorpreso nelle ultime edizioni del torneo. Ha un organico completo e non a caso il loro tecnico ha fatto spesso ricorso alla panchina. Con le squadre di club in qualche occasione ha fatto piangere le nostre. Insomma una squadra scorbutica.” Poi il ct ha continuato affrontando il tema del secondo avversario ipotetico. “La Finlandia, la conosco bene per averla allenata sei anni. È una squadra quadrata ed esperta. Il successo con il Belgio li avrà sicuramente tirati su di morale. Ormai il torneo prevede soltanto match ad eliminazione diretta e le qualità agonistiche acquistano una maggiore importanza. Noi li abbiamo già battuti a Innsbruck, ma qui sarebbe un’altra gara.”
Oggi doppia seduta di allenamento per la squadra italiana, al mattino pesi, al pomeriggio nella palestra di allenamento per curare la parte tecnica.
Nell’incontro pomeridiano con la stampa, Mauro Berruto, ha lasciato intendere che in campo domani si potrebbe vedere un’Italia leggermente diversa, senza entrare nel particolare. La fase cambio-palla è quella che meno ha reso nella prima parte della rassegna continentale e il ct tricolore, insieme a Andrea Brogioni e Andrea Giani i suoi assistenti, sta studiando in che modo migliorarla.