Mondiali Femminili 2018: le azzurre inanellano il nono successo e il primo posto della pool F

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Osaka. Nono successo consecutivo nel Campionato del Mondo 2018 per la nazionale italiana femminile, che oggi non ha risparmiato nemmeno le campionesse iridate statunitensi 3-1 (25-16, 25-23, 20-25, 25-16).
Le azzurre hanno così chiuso la primo posto la Pool F (9 vittorie e 27 punti), unica formazione imbattuta nelle prime due fasi del torneo. In serata al termine di tutte le partite verrà effettuato il sorteggio per il terzo round a sei squadre (14-16 ottobre a Nagoya). La prima della pool E e l’Italia verranno inserite una nella pool G e l’altra nella pool H. In seguito verranno sorteggiate le terze classificate delle pool E e F (una nel girone G e l’altra in quello H), nel caso la terza della pool E finisca nello stesso gruppo di 1E (di conseguenza 3F insieme a 1F), le seconde classificate di E e F verranno inserite automaticamente nel girone dove sono presenti le squadre non ancora affrontate, per es: Pool G (1E, 3E, 2F), Pool H (1F, 3F, 2E). Nell’altro caso, invece, si procederà al sorteggio normale tra le due seconde.
Contro gli Stati Uniti l‘Italia ha gestito molto bene la partita, cedendo il pallino del gioco solo nel terzo set. Eccezionale la prestazione di Paola Egonu, mattatrice del match con 33 punti (5 muri e 3 aces). Molto bene anche Myriam Sylla autrice di 22 punti con 4 muri e 2 aces. Netto il divario tra le due formazioni sia a muro (15 quelli italiani contro gli 8 delle americane), le azzurre sono state superiori anche in battuta: 6 aces a 2.
CRONACA - Mazzanti si è affidato al sestetto tipo: Malinov in palleggio, Egonu opposto, Sylla e Bosetti in banda, centrali Danesi e Chirichella, libero De Gennaro.
Il primo set si è trasformato velocemente in un monologo azzurro, Sylla ed Egonu hanno imperversato dall’inizio alla fine realizzando in coppia 15 punti. Gli Stati Uniti sono stati sempre in balia dell’Italia e hanno incontrato tantissime difficoltà a mettere la palla a terra (19-13). Al termine del parziale, chiuso da Malinov e compagne sul (25-16), la percentuale dell’attacco azzurro è stata del 54% contro il 29% delle avversarie.
Nella seconda frazione le campionesse mondiali si sono presentate in campo con Murphy e Hill, trovando maggior ritmo (5-8). L’Italia non è stata efficace come nel primo set, ma comunque è rimasta sempre a contatto (13-15). Nelle fasi centrali entrambe le squadre hanno fatto vedere ottime cose in difesa (17-19). Dopo aver a lungo inseguito le azzurre hanno cambiato marcia, Paola Egonu ha iniziato a mettere a terra palloni in continuazione e ha fatto male anche con il suo servizio (23-21). Una volta sorpassate le avversarie la nazionale italiana non ha più rallentato e si è imposta (25-23).
Il terzo set ha visto nuovamente gli Stati Uniti partire meglio, mentre l’Italia ha fatto fatica a replicare (7-10). Larson e Hill hanno spinto sempre più avanti le campionesse mondiali, capaci di prendere un buon margine sulle azzurre (14-18). Nel finale Egonu non sono riuscite a cambiare l’inerzia e gli Stati Uniti hanno chiuso sul (25-20).
Molto diverso il quarto parziale, l’Italia ha messo subito in chiaro le cose e si è portata con decisione al comando (9-6). L’attacco tricolore è tornato a spingere forte, Egonu e Sylla su tutte, al contrario delle americane che sono scivolate pesantemente indietro (16-10). Le ragazze di Mazzanti hanno viaggiato in totale sicurezza sino all fine, senza lasciare scampo alle avversarie (25-16).

TABELLINO: ITALIA - STATI UNITI 3-1 (25-16, 25-23, 20-25, 25-16)

Italia: Egonu 33, Sylla 22, Chirichella 8, Malinov 3, Bosetti 5, Danesi 4. Libero: De Gennaro. Cambi, Fahr. N.e: Ortolani, Nwakalor, Pietrini, Lubian, Parrocchiale. All. Mazzanti
Stati Uniti: Lloyd 2, Larson 14, Gibbemeyer 6, Lowe 2, Bartsch 4, Akinradewo 9. Libero: Robinson. Hill 12, Murphy 2, Hancock 1, Wilhite 1. N.e: Adams, Dixon, Courtney. All. Kiraly
Arbitri: Rodriguez (Spa) e Gerothodoros (Gre).
Spettatori: 480. Durata set: 22’, 31’, 24’, 22’.
Italia: a 6, bs 12, m 15, et 27.
Stati Uniti: a 2, bs 8, m 7, et 20.