Noemi Signorile ha lasciato il ritiro di Cavalese per motivi personali. Nelle prossime settimane l’atleta e lo staff azzurro concorderanno l’attività della palleggiatrice della Nazionale Femminile.
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Bologna. C'è soddisfazione nella squadra azzurra dopo la vittoria al tie-break con la Serbia.
Gli azzurri dimostrano di saper lottare e tornano al successo, cancellando subito la sconfitta di Pesaro. La squadra di Mauro Berruto ha battuto 3-2 la Serbia al termine di un match giocato a ritmi bassi per oltre tre parziali, ma poi cresciuto a livello agonistico da metà del quarto in poi.
Si è chiuso con uno splendido podio il Major di Porec degli azzurri Alex Ranghieri e Adrian Carambula, terzi classificati nella tappa croata del World Tour. I ragazzi di Paulao hanno raggiunto questo grande risultato, grazie alla vittoria 2-1 (21-18, 18-21, 15-10) contro gli olandesi Nummerdor-Varenhorst.
Nel Major di Porec gli azzurri Alex Ranghieri e Adrian Carambula sono stati superati in semifinale dai Campioni del Mondo Brouwer-Meeuwsen 2-1 (18-21, 21-17, 15-9) e tra poco (ore 13.35) torneranno in campo per la finale 3-4 posto contro Nummerdor-Varenhorst. I ragazzi di Paulao hanno perso la semifinale al termine di un match equilibrato che li ha visti vincere nettamente il primo set.
Bologna. Italia e Serbia si ritrovano una contro l'altra domani alle 18 (diretta su Raisport1) in gara 2 del secondo week end di world League.
Non smettono di stupire Alex Ranghieri e Adrian Carambula grandi protagonisti nel Major di Porec (Croazia), dove hanno conquistato l’ingresso in semifinale.
Nel Major di Porec grande prova della coppia azzurra Ranghieri - Carambula, vittoriosa negli ottavi di finale 2-0 (21-16, 21-15) sui russi Semenov-Krasilnikov. Davvero convincente la prestazione offerta dai ragazzi di Paulao, sempre in pieno controllo del match, mentre la miglior coppia russa si è trovata in grande difficoltà.
Pesaro. Dopo una lunghissima sfida l'Italia perde la sua imbattibilità nella World League 2015 cedendo per 3-1 (22-25 25-23 26-24 25-23) ad una Serbia che ha avuto la capacità di rimanere sempre lucida in campo e di trovare in Nikola Kovacevic, entrato dalla panchina nel corso del secondo set, un elemento prezioso che ha fatto pendere la bilancia finale dalla parte degi uomini di Grbic.