
Nagoya. Le azzurre sono giunte oggi a Nagoya, dove nel 2007 hanno vinto la World Cup e nel pomeriggio hanno preso confidenza con l’impianto di gioco di Kasadera, dove giocheranno le gare della seconda fase. Sulla strada delle ragazze di Barbolini, nell’ordine Germania (6/11 alle 10), Stati Uniti (7/11 alle 10), Thailandia (9/11 alle 8.15), Cuba (10/11 alle 10.30). Avversarie difficili, contro cui occorrerà cercare di ottenere il massimo dei punti possibili per continuare a coltivare il sogno di arrivare nelle semifinali che contano. Dopo la doppia sconfitta con Repubblica Ceca e Brasile, l’Italia è chiamata al riscatto, le atlete tricolori lo sanno bene, come hanno sottolineato nelle dichiarazioni odierne.
“Perdere in questa maniera in una manifestazione così importante, da fastidio. – ha detto la capitana Lo Bianco – Anche in passato ci siamo trovate in situazioni come questa, per esempio ai Giochi di Pechino, dove in campo non siamo riuscite a reagire. Non bisogna fare dei drammi, dobbiamo affrontare le prossime gare con la massima concentrazione, qualsiasi sia il nome delle avversarie. Dobbiamo ritrovarci come squadra.” Francesca Piccinini è delusa, ma convinta in un possibile riscatto: “Mi ero immaginata un inizio diverso per il mio quarto Mondiale. – ha sottolineato la schiacciatrice di Massa – Siamo partite con il piede sbagliato, ma abbiamo carattere e gioco per ribaltare la situazione. Dobbiamo giocare una gara alla volta, cercando di dare tutto in campo come abbiamo sempre fatto, puntando a vincere tutte le partite.” “Ero contentissima dell’inizio del Mondiale – ha dichiarato la giovane Cristina Barcellini – le cose stavano andando bene, poi sono arrivate queste due sconfitte. Ed è subentrata una certa tristezza. La prestazione con il Brasile sicuramente ha risentito della sconfitta che avevamo subito dalla Repubblica Ceca il giorno precedente. Forse abbiamo perduto un po’ di fiducia e la grande prestazione del Brasile, non ci ha permesso di esprimerci come avremmo voluto. Il Mondiale è ancora lungo e spero che riusciremo a rifarci.”