Dragan Travica in visita al Trofeo delle Regioni

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Il palleggiatore azzurro Dragan Travica, che come tanti altri atleti ha nel suo curriculum la partecipazione alla piu' importante kermesse pallavolistica giovanile in Italia, ha fatto visita al Trofeo delle Regioni in corso di svolgimento nelle Marche. Era il 2001, la sede quella di Urbino: Travica, che faceva lo schiacciatore (poi non so per quale motivo mi hanno cambiato ruolo, dice con un sorriso), era appena un quindicenne, ma con la stoffa emergente di chi si fara'. Su quella edizione ci mise proprio la sua firma, in collaborazione con i compagni di squadra del Veneto (successo in finale sulla Toscana). L’anno dopo, la seconda avventura a Nola, in Campania “dove chiudemmo al settimo posto”. Di strada ne ha percorsa tanta e in ogni senso, ma il Trofeo delle Regioni “dopo l’Olimpiade resta l’esperienza più formativa della mia carriera”, confessa l’ex palleggiatore della Lube, presente a Loreto in qualità di testimonial di Kinder e Asics. “Per un ragazzo di 15 anni stare lontano da casa per una settimana è un’avventura che non si dimentica: in quei giorni condividi tutto con i compagni di squadra: dai pranzi alle cene, dalle vittorie alle sconfitte. In quel primo Trofeo delle Regioni ho capito che volevo fare questo mestiere”. I ricordi, un decennio abbondante dopo, restano comunque nitidi, anche quelli su compagni di squadra e avversari. “C’erano Mattia Rosso, Dore Della Lunga, Simone Parodi, Matteo Martino e tanti altri ragazzi che poi sono diventati giocatori professionisti”. I flashback di Dragan sono carichi di aneddoti, specie del... dietro le quinte. “Ricordo le sveglie all’alba, il doversi gestire autonomamente la settimana, ma anche le giornate trascorse con i compagni e le bugie raccontate all’allenatore per cercare di uscire la sera e socializzare con le ragazze”. Nel bel mezzo di un tour de force a tinte azzurre, tra un appuntamento di World League e l’altro, il palleggiatore nato a Zagabria ha trovato il tempo per presenziare all’ouverture dell’edizione numero 30 del Trofeo delle Regioni – Kinderiadi. “Gli impegni con la nazionale in questo momento sono pressanti, ma per me è davvero un piacere essere qui a Loreto, davanti a così tanti giovani”. Anche perché quelli di Travica sono consigli da ascoltare. “A tutti i ragazzi che si affacciano oggi a questo evento, dico che questa è una grande occasione da sfruttare. Gli auguro di divertirsi, ma soprattutto di non mollare mai: lo sport è fatto non solo di entusiasmo, ma anche di sofferenza e della necessità di gestire le energie. Il Trofeo delle Regioni tutto questo te lo insegna in una settimana”.