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PALLAVOLO COMUNICATO FEDERALE DEL 11 settembre 2010 a cura dell’ufficio stampa Fipav |
Europeo Juniores Femminile. Azzurrine in finale: 3-1 alla Germania
ITALIA-GERMANIA 3-1 (25-19, 12-25, 25-21, 25-20) ITALIA: Pisani 6, Diouf 18, Scarabelli 13, Bertone 7, Camera 1, Bosetti 18. Libero: Zardo. Bianchini 5,Baggi, Vietti, Gabrieli, Lotti. All. Marco Mencarelli GERMANIA: Quade 12, Schäperklaus 6, Hero 8, Schwabe 13, Kaiser 6, Boin 14. Libero: Gschwendter. Walkenhorst 1, Stöhr. N.e. Joachim, Gruss, Adolph. All. Han Abbing Arbitri: Hrovat (SLO), Wolf (SUI) Spettatori: 220 Durata set: 24’, 22’, 27’, 25’ Italia: bs 10 a 4, mv 14 et 25 Germania: bs 10 a 7 mv 10 et 19 Nis. L’Italia batte 3-1 (25-19, 12-25, 25-21, 25-20) la Germania e conquista l’accesso alla finale del Campionato Europeo per la decima volta nella sua storia, la quarta consecutiva, terza con Mencarelli in panchina. La gara è stata molto intensa, giocata bene da entrambe le parti, ma le azzurrine hanno dimostrato ancora una volta di essere una squadra vera, un collettivo unito che, pur accusando un momento di difficoltà nel secondo set, ha saputo ricompattarsi riuscendo ad avere la meglio su una Germania mai doma. Il ct ha dato fiducia al solito sestetto proponendo la diagonale Camera-Diouf, Scarabelli e Bosetti schiacciatrici, Pisani e Bertone centrali, Zardo libero. Primo set durante il quale le azzurrine sono partite subito forti, accumulando un piccolo vantaggio (14-9), ma le tedesche si sono confermate avversarie temibili lottando su ogni pallone grazie soprattutto a delle buone difese. L’Italia, però, ha giocato con pazienza, sfruttando la buona vena di Diouf determinante in questa fase della gara con i suoi 9 punti (64% in attacco) riuscendo a chiudere sul 25-19. Nel secondo parziale le due formazioni hanno giocato alla pari fino al 12-12, ma a quel punto la Germania ha cambiato marcia grazie soprattutto a delle eccellenti percentuali in ricezione (91% positiva) e un evidente calo dell’ attacco azzurro passato dal 43% della prima frazione al 23%. A quel punto il ct ha tentato di cambiare l’inerzia della gara effettuando una serie di cambi in sequenza, ma l’effetto non è stato quello sperato con le sue ragazze che, in completa confusione, hanno incassato un parziale di 13-0 finendo per cedere 25-12. Terza frazione ancora con Bianchini in campo al posto di Diouf e gara in equilibrio fino al 14-14, ma Bosetti è stata la protagonista di questa fase con 8 punti e il 50% in attacco. Lei e Bianchini hanno trascinato le compagne fino al 25-21 con l’Italia apparsa ritrovata dopo il pesante black out del set precedente. Nell’ultima frazione l’Italia ha dapprima piazzato un parziale di 6-0 sul 10-10, riuscendo quindi a staccare le avversarie che hanno subìto il muro delle azzurrine (importante il contributo di Bertone con 3), arma in più di questa fase cruciale; ma le tedesche si sono riportate sotto ancora una volta riuscendo ad impattare sul 18-18. Nel finale di gara però l’Italia ha piazzato l’allungo decisivo, anche grazie al rientro in campo di Diouf (4 punti e 100% in attacco nelle ultissime battute). Le azzurrine hanno chiuso la frazione e il match sul 25-20. Nel complesso molto bene a muro (14 di squadra), ma quello che ha colpito è stato lo spirito di gruppo con l’importante contributo di Bianchini irresistibile in alcuni momenti. In evidenza anche Bosetti, Diouf (18 punti a testa) e Scarabelli che ha chiuso con 13. In corso di svolgimento l’altra semifinale tra Serbia e Repubblica Ceca che determinerà l’avversaria di domani (ore 20). BIANCHINI: “Sono soddisfatta, ho dato tutto quello che avevo, sono contentissima di aver contribuito a questa vittoria. Domani sarà dura, ma ci proveremo giocando con il cuore, come sempre”. BERTONE: “Non so cosa ci sia successo nel secondo set, ma l’importante è stato ritrovarsi. Il merito è di tutte noi, siamo un gruppo e stasera lo abbiamo dimostrato”. BOSETTI: “Ad un certo punto abbiamo perso le nostre consuete sicurezze in attacco, ma quello che mi è piaciuta è stata la reazione che abbiamo avuto. Domani ci giocheremo tutto, dovremo fare il nostro gioco, poi si vedrà”. MENCARELLI: “Sono contento, è stata una bella gara, dura, giocata da due squadre che hanno lottato fino alla fine. Loro sono una formazione tosta, ma oggi forse siamo stati più bravi tatticamente. Chi è entrato ha dato il suo contributo, questo significa essere uniti”. CALENDARIO: Spareggi 5°-8° posto: Russia-Slovacchia 0-3; Slovenia-Turchia 1-3. Semifinali: Italia-Germania 3-1; Serbia- Repubblica Ceca. Domani: 7°-8° posto Russia-Slovenia (ore12.30); 5°-6° posto Slovacchia- Turchia (ore 15); 3°-4° posto: Germania-perdente Serbia-Repubblica Ceca (ore 17.30); 1°-2° posto: Italia- vincente Serbia-Repubblica Ceca (ore 20).
Verso il Mondiale. Azzurri a Milano domani nuova sfida con la Germania Milano. Tutto pronto per la Peugeot Milano Cup, l'amichevole tra le nazionali maschili di Italia e Germania di domani. L'ultimo test match degli azzurri prima dell'esordio Mondiale inizierà alle 18 presso il Mediolanum Forum di Assago; nell'occasione, l'ingresso all'impianto sarà gratuito per tutti gli appassionati. Per gli azzurri oltre che l’occasione per avere un primo abbraccio dal pubblico meneghino, sarà anche l’opportunità per assaggiare il campo da gioco su cui disputeranno tutta la prima fase della rassegna iridata. Gli azzurri reduci da Schio sono arrivati a Milano oggi all’ora di pranzo e nel pomeriggio hanno sostenuto un allenamento in palestra pesi. Migliorate le condizioni di Luigi Mastrangelo, ieri rimasto in tribuna per un problema muscolare alla schiena. Domani dovrebbe tornare in palestra, ma difficilmente Anastasi lo schiererà nella seconda partita contro la Germania. In campo dovrebbe scendere invece Matej Cernic, che nelle ultime uscite si è visto poco, ma che è annunciato in buone condizioni di forma. Dopo la gara di domani a Milano, gli atleti azzurri, usufruiranno delle ultime giornate di riposo prima del torneo mondiale. Il nuovo raduno è programmato per mercoledì sera 15 settembre a Mantova, dove nei giorni seguenti sosterranno alcuni allenamenti congiunti con la Russia di Daniele Bagnoli, anche lui mantovano come il ct azzurro Andrea Anastasi.
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