Pallavolo Comunicato Federale del 13 settembre 2014

PALLAVOLO COMUNICATO FEDERALE DEL 13 settembre 2014 a cura dell’ufficio stampa Fipav
Poland 2014 - L'Italia cade anche con l'Argentina
ITALIA-ARGENTINA 1-3 (25-17 21-25 28-30 21-25)
ITALIA: Birarelli 8, Travica 2, Lanza 13, Buti 9, Vettori 8, Parodi 5. Rossini (L), Colaci (L). Kovar 6, Baranowicz, Sabbi 15. Non entrato: Piano, All. Berruto.
ARGENTINA: De Cecco  2, Conte 19, Ramos 11, Gonzalez 9, Filardi 1, Solè 4, Closter (L). Quiroga 17, Uriarte, Darraidou 2, Crer 5. Non entrato: Toro. All. Velasco.
ARBITRI: Muranaka (Jpn) e Ilkiw (Can).
Spettatori:  5350. Durata set: 22, 30, 28,  37, 31
Italia: bs 16, a 5, mv 9, er 10.
Argentina: bs 17, a 11, mv 7, er 11.
Note - Prima dell'inizio del riscaldamento è stato osservato un minuto di silenzio, per ricordare Antonio, il nonno di Giulio Sabbi, scomparso venerdì.
Bydgoszcz. Gli azzurri hanno ceduto per 3-1 (17-21 25-21 30-28 25-21) anche contro l'Argentina e si apprestano a chiudere malinconicamente il loro Campionato del Mondo domani contro l'Australia (ore 20.25). Ancora una volta la squadra di Mauro Berruto dopo una buona partenza si è disunita, ha perso la tranquillità davanti alle prime difficoltà ed ha perduto.
Berruto che ha mandato in campo Travica in regia, Vettori opposto, Birarelli e Buti al centro, Parodi e Lanza di banda, continuando ad utilizzare ambedue i liberi a disposizione, nel corso del match ha fatto ricorso più volte alla panchina cercando la formazione giusta per contrastare un'Argentina, utilizzando tutti meno Piano. Come nelle gare precedenti si sono visti molti alti e bassi soprattutto in ricezione, in attacco la squadra è andata meglio degli avversari, ma questo non ha inciso sul risultato.
Giornata positiva, ma triste, per Giulio Sabbi per la prima volta durante il Mondiale utilizzato a lungo. Il laziale, che ieri aveva perduto il nonno Antonio, ha giocato con grande grinta chiudendo con con 15 punti realizzati e il 63%.
La squadra sudamericana guidata da Julio Velasco,  che ha presentato sin dall'inizio De Cecco in regia,  ha costruito il suo successo sul servizio(con Conte autore di sei punti in questo fondamentale) e sull'ottima prova di Quiroga in attacco (17 punti e 68%).
Il match che ha visto molti capovolgimenti di punteggio (clamoroso quello del terzo set in cui gli azzurri sono stati sotto 14-8 per poi arrivare a condurre 24-22 senza chiudere), ha visto un epilogo molto nervioso. Nel finale l'Italia in svantaggio 18-17 si è vista chiamare fuori un attacco ampiamente toccato dal muro. Berruto ha fatto ricorso al Video Challenge, ma l'arbitro non ha capito la sua richiesta ed ha controllato l'invasione e non il "tocco" apparso nettissimo in tv. In campo le proteste si sono prolungate, ma il direttoe di gara è stato irremovibile nella sua decisione. Ed alla ripresa del gioco l'Argentina ha allungato e vinto il match. Ennesimo episodio no di un torneo in cui all'Italia è andato tutto storto.