World League: L'Italia batte la Serbia 3-2

PALLAVOLO COMUNICATO FEDERALE DEL 20 giugno 2010 a cura dell'Ufficio Stampa Fipav
 
World League: l'Italia vince al tie-break sulla Serbia
 
ITALIA-SERBIA 3-2 (21-25 25-20 25-18 20-25 15-13)
ITALIA: Lasko 29, Parodi 14, Sala 14, Vermiglio 4, Maruotti 4, Birarelli 9. Libero: Manià. Cernic 14, Travica, Zaytsev, Non entrati: Mastrangelo, Savani. All. Anastasi.
SERBIA: Podrascanin 9, Petkovic 5, Janic 8, Stankovic 8, Starovic 26, Kovacevic 14. Libero: Rosic. Terzic, Dokic, Mitic, Non entrati: Petrovic, Nikic, All. Kolakovic.
ARBITRI: Schiemenz (Ger) e Ermihan (Tur). 
Spettatori: 3500. Durata set: 23, 24, 23, 26, 14.
Italia: battute vincenti 10, battute sbagliate 16, muri 13, errori 15.
Serbia: bv 1, bs 16, m 12, e 2.
Firenze. Finisce ancora al tie-break, ma questa volta è l’Italia festeggiare. Gli azzurri hanno battuto per 3-2 la Serbia ed ora hanno una sola lunghezza di svantaggio in classifica. 
Un’Italia alquanto fallosa, sia al servizio, che in attacco ha lasciato il primo set nelle mani della Serbia. Gli azzurri tranne che in avvio non hanno mai trovato con regolarità la fase del “cambio palla” e questo li ha costretti sulla difensiva. Al contrario i serbi, non hanno commesso errori in avanti. 
Gli azzurri hanno cambiato marcia al rientro in campo, Vermiglio e compagni crescono in ogni fondamentale, soprattutto sbagliano decisamente meno e per Petkovic  diventa più difficile armare i suoi martelli. Il break decisivo è propiziato da Lasko e Cernic. L’Italia guadagna 4 lunghezze sul 15-11 e di fatto le conserva sino alla fine del parziale.
L’Italia si scioglie definitivamente, mentre la Serbia mostra qualche crepa. Gli azzurri scattano 3-0, vengono rimontati poi piazzano un nuovo break che li porta sul 14-9. Petkovic si affida sempre più spesso alle bordate del giovane Starovic, l’effetto sembra quello voluto si arriva sul 18-17, poi un muro di Parodi cambia nuova mente l’inerzia del parziale e gli azzurri con Birarelli in battuta volano 25-18.
Il quarto set lo ha vinto la Serbia. Gli azzurri non sono riusciti a mantenere gli stessi ritmi dei parziali precedenti. Hanno inseguito con grande impegno, ma non sono mai riusciti ad agguantare gli avversari e nel finale hanno commesso qualche errore di troppo.
Due servizi vincenti di Cernic hanno lanciato gli azzurri nel tie-break, poi c’è stata la rimonta serba, ma un muro di Lasko ed un suo successivo servizio vincente hanno regalato il successo.
Anastasi ha cambiato ancora una volta la formazione iniziale, schierano Birarelli al centro, poi ha inserito Cernic al posto di Maruotti.
Il ct Anastasi soddisfatto a fine gara: «Sono molto felice, sapevo che avremmo giocato due gare molto intense, anche se non pensavo così equilibrate. Fa bene al gruppo giocare partite come queste,  Vincerle poi dà morale. Possiamo crescere ancora. I ragazzi hanno giocato col cuore ed è la cosa più importante, sono contento per loro. Quello che conta è qualificarsi, siamo la migliore seconda, andiamo ad affrontare il nostro tour con la consapevolezza che recuperando qualche altro giocatore possiamo far bene.»
Terzo weekend - Pool A: Brasile-Korea 3-1, 3-0; Olanda-Bulgaria 0-3, 0-3 . Classifica: Brasile 14, Bulgaria 13, Olanda 9, Korea 0. Pool B: Italia-Serbia 2-3; 3-2; Francia-Cina 3-0, 1-3; Classifica: Serbia 15, Italia 14, Francia 4, Cina 3. Pool C: Russia-Finlandia 3-0, 3-1; Stati Uniti-Egitto  3-1, 3-1; Classifica: Russia 17, Stati Uniti 12, Finlandia 4, Egitto 3. Pool D: Cuba-Polonia  3-2, 0-3 Argentina-Germania  0-3, 1-3. Classifica: Cuba 13, Germania 12, Polonia 9, Argentina 2.